Primo pacchetto di M&Ms
M&Ms – Monthly Matters: Il nuovo format di Enzima. Una domanda al mese a 11 professionisti, di ogni genere. Attualità, news & consigli. Leggi, ascoltalo, guardalo sul nostro Blog.
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Perché nelle università italiane non si studia (ancora) il direct marketing? E perché secondo te sarebbe davvero utile?
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Matteo Aliotta - Growth Marketing Manager (LVenture Group)
Growth Marketing Manager per LV8, firma di consulenza di LVenture Group SPA, fondo di Venture Capital tra i più attivi d’Europa. Ha applicato il Digital Marketing ed il Growth su più di 70 mercati diversi. Consulente Senior per Start-up PMI e Corporate. Speaker e lecturer per numerosi eventi digital ed Università.
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Machine Learning e Digital Marketing. Quali sono i principali approcci che utilizzi?
Non pretendo di dare una risposta generale, mi limiterò a fare due esempi nella mia esperienza di tutti i giorni. Io applico il machine learning al marketing sia in chiave proattiva, andando a cercare pubblici nuovi mai testati comprando dati comportamentali nell’industria di riferimento, sia soprattutto in chiave inibitoria, analizzando il crm del cliente e le campagne passate individuando spese subottimali da tagliare.
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Francesco Allegra - Data Scientist (W-Mind)
Co-founder & Head of Data Science @W-Mind. PhD, Matematica @Università di Roma
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Il modello SAAS (Software as a service) è sicuramente il business scalabile per eccellenza. Quali sono le maggiori criticità che hai riscontrato per scalare Ninjalitcs?
Confermo, il SAAS è un business velocemente scalabile se hai il prodotto giusto.
Durante i tre anni di servizio ho riscontrato diverse criticità nello scalare.
Una delle più importanti è stata la gestione del grosso traffico e la gestione dei picchi, la quale è stata una sfide più difficili da affrontare e che ci ha messo maggiormente in crisi.
Una delle scelte fondamentali che si fa all’inizio, quando si avvia un qualsiasi prodotto online è la scelta della piattaforma/servizio a cui appoggiarsi.
La nostra scelta è ricaduta su AWS la piattaforma cloud di Amazon la quale ci ha reso più semplice l’implementazione di alcune best practices per migliorare la scalabilità.
L’infrastruttura di Ninjalitics conta un bilanciatole del traffico e diversi server su cui distribuire il carico che potrebbero scalare a per gestire picchi vari.
I dati sono salvati in parte su un database relazionale e proprio in questi giorni stiamo facendo una migrazione parziale su un database NOSQL per archiviare altri dati.
Affiancato a questi servizi base abbiamo introdotto un sistema di cache decentralizzato Redis.
La conseguenza della grossa mole di traffico ha creato un altro grosso problema ovvero l’archiviazione dei dati, infatti Ninjalitcs conta quasi 4 milioni di profili analizzati ciò significa che il database cresce mediamente di 4 Milioni di record al giorno.
Per scelte iniziali dettate principalmente dall’inesperienza e dalla necessità di pubblicare il prodotto ma soprattutto perché il progetto è iniziato tutto per “gioco” il salvataggio dei dati è stato fatto su un database relazionale MySql.
Questa scelta ci ha obbligato ad aumentare le prestazioni del server dedicato al database a dismisura e di conseguenza all’aumento dei costi per mantenere la piattaforma utilizzabile da tutti gli utenti.
In conclusione posso affermare che anche l’inesperienza può tranquillamente essere considerata una criticità perché ti può limitare notevolmente nella scelta di soluzioni migliori sotto il punto di vista delle performance e dei costi.
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Andrea Barbieri - Co-Founder & Full Stack Web Developer (Ninjalitics)
Ninjalitics Co-Founder. Da sempre appassionato di informatica. Cresciuto a pane e computer, finite le superiori lancio nel mondo delle startup. Inizio la mia carriera come sviluppatore iOS, creando diverse applicazioni ma senza fortuna. Nel 2018 creo insieme a Yari il tool più utilizzato in italia per le analisi di profili instagram.
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Ninjalitcs: Non solo Instagram ma anche TikTok. Credi che ormai TikTok può solo consolidarsi o Instagram riuscirà a fagocitarlo come è accaduto con Snapchat? Che numeri stai vedendo?
Ti ringrazio per la domanda!
A mio modo di vedere i numeri di TikTok ormai sono troppo grandi per pensare che possa essere “fagocitato” dalle piattaforme di Zuckerberg.
Tuttavia, reputo che il rischio maggiore per TikTok, più che gli altri social, siano le questioni politiche. Negli ultimi mesi sempre più paesi stanno mettendo a rischio l’utilizzo del social creando delle vere e proprie leggi ad hoc e in alcuni casi bloccandone i download e l’utilizzo.
Questo secondo me è il vero “concorrente” di tiktok: se stessa.
Detto ciò: bisogna considerare che TikTok soddisfa e si rivolge ad una porzione di utenti che non era trattata in precedenza nel mercato dei social network: i teenagers.
Ad oggi continua ad essere la piattaforma migliore per ospitarli (in termini di contenuti proposti).
Inoltre gli utenti in questa fascia di età sono anche quelli più facilmente “manipolabili” e che “seguono le masse”.
Dunque unendo questi fattori si ottiene un social con contenuti semplici e con copertura molto alta. Caratteristiche che non sono presenti negli altri social, dove ormai l’utenza è più matura e i contenuti più educativi/formativi.
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Yari Brugnoni - Co-Founder (Ninjalitics)
Yari Brugnoni: co-fondatore Ninjalitics, il sito più utilizzato in Italia per analizzare profili Instagram
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Apple Vs Facebook con iOS 14. Dispetti tra big corporate o i consumatori ne hanno davvero bisogno di una maggiore tutela online?
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Massimiliano Dona - Presidente Unione Nazionale Consumatori
Avvocato, giornalista, Presidente di consumatori.it. Insegna in vari Master, ma ciò a cui tiene di più è portare i temi di consumo sui social come TikTok (con oltre 100k followers) e Clubhouse, il nuovo social della voce. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Collabora con radio e tv e gestisce il podcast “Nessun problema”
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Ti sei perso? Eccoti di nuovo il menù
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Diritti d'autore online. L'argomento è piuttosto complicato e farraginoso. Come pensi che evolverà la situazione?
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Matteo Falcolini - Avvocato IP & Copyright
Avvocato specializzato in materia di copyright e proprietà intellettuale, Matteo è “Head of Legal Affairs” presso un’azienda leader nel mercato italiano del “kids entertainment” e del social media influencing. Ha fondato insieme al suo socio Andrea Fabrizi il legal network “Iusmart – Legal Advisors”.
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Le email stanno morendo, dicevano. Oggi non sembra assolutamente così. Tutt'altro. Come si sta rinnovando questa fruizione di contenuti? Quali nuove ondate di novità americane dovremmo aspettarci in Italia?
Dopo essere diventati la principale fonte di news per la stragrande maggioranza dei propri utenti, i social media, hanno visto un significativo cambio di direzione nel corso dell’ultimo anno.
I newsfeed, inizialmente organizzati come una sequenza cronologica di aggiornamenti, sono gradualmente diventati ingestibili per la quantità di contenuti che venivano riversati e, grazie anche la forte spinta di un modello di business basato sull’advertising che monetizza l’attenzione e il tempo speso da parte degli utenti su questi canali , la risposta di piattaforme come Facebook e Twitter sono stati algoritmi con il compito di far emergere i contenuti “più rilevanti” per noi.
Anni di sviluppo in questa direzione hanno trasformato queste piattaforme un enorme amplificatore di notizie dal titolo sensazionalistico su temi fortemente polarizzanti con conseguenze estremamente tossiche per la nostra società.
Per i giornalisti e creatori di contenuti che vogliano condividere informazioni senza dover sottostare a queste regole del gioco hanno iniziato a cercare alternative.
Il risultato è stata una nuova vita per le email newsletter. Una nuova ondata di pubblicazioni, con una dinamica molto simile a quella generata da Medium anni fa, si è riversata nelle nostre inbox aiutata da strumenti come Substack.
Questo permette a chi crea contenuti di avere controllo sulla propria audience e sul canale di distribuzione che diventa molto più affidabile per chi scrive e personale (per davvero) per chi legge. La cosa che rende il tutto ancora più interessante, è che strumenti come Substack permettono ai creatori di contenuti di monetizzare la qualità del loro lavoro creando newsletter a cui si accede tramite il pagamento di una subscription mensile.
Sarà interessante vedere quanto Il modello di business dei social media legato all’advertising possa ancora essere sostenuto con le dinamiche viste finora, Substack e altre piattaforme come OnlyFans, offrono nuove importanti opportunità ai creatori di contenuti per disintermediare coloro che oggi hanno le chiavi per accedere all’attenzione del pubblico.
Twitter non ha fatto segreto di piani per offrire servizi basati su subscription ai propri utenti anche se i dettagli non sono ancora noti, capiremo se questa cosa è davvero significativa nel momento in cui questi meccanismi finiranno nelle mani del Team 6 di Zuckerberg, ammesso che non lo sia già.
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Giuliano Iacobelli - Director of Product Management at Claris (Apple)
Founded Stamplay acquired by Apple. Humble. With a hint of Kanye. Director of Product Management Apple. $Crypto curious and #hiphop lover.
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Nel corso di questa maledetta pandemia hai lanciato un progetto che sta crescendo sempre più: "DAJE, servito con amore" che si basa sul "proximity e-commerce". Ci spieghi brevemente che cos'è? Credi che possa diventare un trend? Perché?
Con piacere 🙂
Come tutti sappiamo, l’anno scorso in pieno lockdown, soprattutto a Roma, fare la spesa è diventato incredibilmente difficile. Ogni giorno lunghe file davanti ai negozi, con supermercati e mercati rionali inaccessibili a causa delle norme sul distanziamento.
Con Matteo Proietti e Jacopo Gambuti, siamo partiti proprio da questo primo problema – e da quello in cui a Roma il 99% dei piccoli negozi non ha un sito o una presenza sui social media.
Nasce qui l’idea dell’e-commerce di prossimità (proximity e-commerce). Ovvero un sistema di e-commerce fatto di feature interdipendenti: 1) gruppo di clienti, 2) sales engine 3) esperienza d’acquisto 4) venditore 5) magazzino 6) delivery
Il futuro di “Daje, servito con amore” è diventare la comunità dove le persone si ritrovano per acquistare online i prodotti coltivati, creati o scelti con cura dai commercianti del quartiere.
La migliore delle definizioni è però racchiusa in un’unica mission, ossia che “usiamo internet e la tecnologia per aiutare le famiglie a fare la spesa dai piccoli negozi di prossimità sostenendo l’economia e il benessere del quartiere in cui vivono. Lavoriamo per offrire ai clienti un’eccellente esperienza di acquisto, fornire ai negozianti strumenti semplici per gestire cataloghi e ordini, coordinare un servizio di consegna a domicilio efficiente ed economico.”
Daje!
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Nicola Mattina - Entrepreneur & Product manager (Arduino)
I’m a very curious human being who teaches entrepreneurship, innovation and product management at University Roma Tre helping innovators to design and launch new products and business ventures.
Two of the main ventures I co-founded myself are Stamplay, in 2013, in which I invested too and then sold to Claris, a subsidiary of Apple in 2019, and Instathings, in 2019.
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Qual è il trend del mondo tech più interessante che stai notando nel mercato asiatico? Arriverà anche in Italia secondo te?
Nel mercato asiatico e particolarmente nello stato di Singapore dove vivo ormai da più di un anno, la pandemia ha accelerato alcune innovazioni tecnologiche che in parte hanno rivoluzionato le abitudini locali. Tra quelle più rilevanti, le soluzioni e servizi “contactless” contraddistinguono questa regione per la loro altissima efficacia.
Il tracciamento dei contatti, ad esempio, attraverso l’ausilio di strumenti digitali su mobile come “Trace Together” e “Safe Entry” hanno permesso un contenimento estremo della diffusione del virus, permettendo di individuare in tempo reale possibili casi positivi ed innescando un processo retroattivo di tracciamento che fa oggi di Singapore un modello esemplare di gestione della pandemia.
Oltre il contact tracing, il Covid-19 ha accelerato l’utilizzo di pagamenti cashless in molti settori: nella gran parte dei ristoranti, attraverso QR code, il cliente puo’ consultare il menu’, effettuare un ordine e pagare tramite carta di credito o digital wallet (pay-now, next).
Questo riduce ulteriormente la possibilità di contagio mantenendo le distanze di sicurezza senza danneggiare un settore estremamente prolifico per tutto il mercato asiatico.
Le aziende stanno evolvendo velocemente per adattarsi ad un nuovo ecosistema fatto di minori interazioni umane dove non necessarie: GrabExpress, ad esempio, e’ una soluzione door-to-door delivery per uso personale o professionale che permette di effettuare consegne da punto A a punto B di oggetti e documenti in circa 1 ora ed a prezzi molto competitivi.
Con un tracking aggiornato in tempo reale, GrabExpress e’ divenuto uno dei servizi piu’ utilizzati a Singapore. Difficile poter dire se tali soluzioni arriveranno in Italia. Sicuramente nel medio-lungo periodo, le aziende dovranno adattarsi ad una nuova normalità che richiederà sforzi notevoli nel contenimento del virus e nella trasformazione della customer experience in senso ampio.
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Marco Pagliuso - General Manager Sunglass Hut & Ray-Ban (Luxottica)
Manager internazionale con piu’ di 15 anni di esperienza nella fashion industry. Vivo a Singapore senza rimpianti (tranne il cibo e il clima italiano). Adoro veder perdere l’Inter, che e’ anche la mia squadra del cuore. Amo i cani, la musica classica e i puzzles; anche se non li finisco mai…
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Perchè ad un privato conviene investire in una startup?
Conviene investire in startup perchè per un privato vi è un alto rendimento ma anche un rischio di fallimento, che può essere arginato facendo un dettagliato studio preliminare del team, del mercato e del modello di business.
Inoltre, per un privato, un investimento in startup genera una detrazione fiscale dalle imposte personali del 50%.
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Matteo Salini - CEO (Consulting/34)
Ceo Ala/34, Consulting/34, Omnya Care, investor Varsilab
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Se un giovane freelance ti chiedesse: "Voglio lanciare la mia agenzia di marketing?" Quali errori comuni gli consiglieresti di evitare?
Il modello di agenzia e’ rotto. Vendere tempo per denaro è una strategia fragile. Lo dico dopo aver costruito 8 attività, incluso una marketing agency con 30 dipendenti.
Il modello DWY (done with you) e’ molto più’ scalabile, profittevole e soddisfacente.
Cerca di costruire un modello dove il fatturato, e i profitti, non siano dipendenti dal tempo impiegato a svolgere le attività. E’ una prigione mascherata da business.
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Luca Senatore - CEO (Genie Goals)
Luca Senatore is a growth entrepreneur, CEO of Genie Goals, a top-3% marketing agency, author, speaker and creator of the BUILD. GROW. REPEAT model with which he’s helped businesses build solid ethical businesses internationally. Recently he built a brand new coaching business to 6 figures in 11 weeks.
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